‘LE ONG? NON SONO TUTTI FILANTROPI, LE MAFIE APPETISCONO AGLI INGENTI FONDI PER L’ASSISTENZA AI MIGRANTI’, IL PM ZUCCARO AL SENATO. ‘L’ITALIA NON PUÒ OSPITARLI TUTTI’

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    “Potere comprendere chi finanzia leOngpotrebbe dare indicazioni molto utili. Sarebbeutile fornire all’autorità giudiziaria strumenti utili all’individuazione delle fonti di finanziamento”. A ragione, Carmelo Zuccaro, procuratore di Catania, ha illustrato le sue idee in merito alla questione delle ong, in audizione davanti alla Commissione Difesa del Senato. Il procuratore ha infatti ribadito le proprie perplessità in merito, denunciando che “Negli organici delle Ong ci sono profili non proprio collimabili con quelli dei filantropi. Un’indagine in tal senso avrebbe grande rilevanza – ha aggiunto il pm di Catania – Le organizzazioni mafiose italianeappetiscono all’ingente quantità di denaro erogato per l’assistenza ai migranti”. Poi Zuccaro ha evidenziato che “Non ho chiesto ai servizi di sicurezza di avere dati sulle Ong, perché non potrei utilizzarli processualmente, dispongo di dati forniti da Frontex e dalla Marina militare. Non mi sento condizionato. Auspico che il Csm ci metta in condizione di operare nel modo migliore. Il nostro focus non sono le Ong – ha continuato il Procuratore – ma il traffico di esseri umani, e il fenomeno indotto di chi specula, sul territorio italiano, per accaparrarsi i finanziamenti.Sarebbe uno strumento utile alle indagini potere intercettare le comunicazioni dei telefoni satellitari utilizzati dagli scafisti per la richiesta di soccorso. Potrebbero emergere dati utili per la loro identificazione. L’Italia – osserva ancora Zuccaro – non è in grado di ospitare tutti i migranti, compresi quelli economici. Non vi è alcuna frattura tra uffici. Partecipiamo frequentemente a riunioni e c’è sempre uno scambio di informazioni notevole. Diverso è che si operi in certe situazioni con strumenti diversi”, ha quindi risposto Zuccaro a chi, in Commissione Difesa, gli a proposito di eventuali contrasti tra Procure in materia di indagini sui migranti. La questione riguarda soprattutto la procura di Siracusa, dopo l’audizione di ieri del procuratore Francesco Paolo Giordano, sempre in commissione al Senato. “Il procuratore di Siracusa credo che abbia sottolineato il fatto che ove si tratta di aggredire i trafficanti la procura di Siracusa non ha nessuna competenza perché il reato è di competenza della procura distrettuale – ha aggiunto ancora Zuccaro –  questo taglia la testa al toro su qualsiasi possibile ipotesi di contrasto. Non ho alcuna intenzione di fare di tutta l’erba un fascio. Ci sono organizzazioni che nel loro operato hanno dimostrato in maniera chiara e inequivocabile che operano per ragioni di solidarietà. Save the Children e Medici senza Frontiere non devono dimostrare a nessuno qual è il fine per il quale agiscono. Nessun interesse investigativo si può avere nei confronti di queste organizzazioni. Dicendo questo non dico che tutte le altre vanno messe sullo stesso piano ma se qualcuna batte bandiera di Paesi non collaborativi o si rifiuta di comparire davanti a questa commissione per chiarire come viene finanziata io ho il dovere di segnalare che questo deve meritare l’attenzione dell’autorità investigativa. La presenza di ufficiali di polizia giudiziaria sulle navi delle Ong – spiega ancora il pm di Catania – potrebbe essere una scelta utile, non per controllarle ma perché possono fare rilievi che il personale delle Ong non è autorizzato a fare”. A seguito dell’audizione, attraverso una comunicato l’Antimafia ha reso noto che Rosy Bindi, presidente della commissione parlamentare Antimafia, domani proporrà all’ufficio di presidenza di convocare in audizione, per il 9 maggio, il procuratore di Catania, “anche per un approfondimento sul ruolo della criminalità mafiosa nel traffico di migranti verso il nostro Paese”.

    M.